A.ssociazione R.icerca CO.nservazione P.iante A.limentari

Pubblicato il da eduardo

 

 

 

L’A.R.CO.P.A. si occupa di ricercare e di conservare piante alimentari poco diffuse e raramente coltivate. Sia che si tratti di cultivars (cultivar = cultivated variety, varietà coltivata di una specie) che di specie in generale.

Anticamente le varietà coltivate erano molto numerose, variavano da zona a zona, non erano quasi mai censite, tranne quelle più famose, e talvolta non avevano neppure un nome: esistevano e basta.

Ogni valle aveva i suoi fagioli, ogni paesino i suoi pomodori e così via,…forse qualche cultivar era esclusiva di una sola famiglia.

Raccogliere i semi autoprodotti era una cosa ovvia ed inevitabile. Acquistarli non era conveniente, e chi li acquistava in paese spesso poteva trovare solo la solita cultivar coltivata in zona.

L’isolamento produce biodiversità. Così, come spesso ogni isola, o altro ambiente ecologicamente isolato, ha le sue specie endemiche, accadeva che ogni zona avesse le sue piante alimentari tipiche ed esclusive, originate per caso, selezionate dai contadini, preservate tramite l’isolamento.

Bene, ma come si origina una cultivar?

Può derivare improvvisamente da una pianta selvatica o coltivata che abbia caratteristiche insolite ed interessanti (fiori più grossi, frutti più saporiti o più grandi, radici più tenere, ecc.) e che viene propagata artificialmente mantenendola geneticamente isolata (evitando di incrociarla con altre piante dalle caratteristiche diverse), oppure può formarsi lentamente tramite la selezione (umana o ambientale) che porta a riprodurre solo le piante più adatte ad un certo ambiente (ad esempio quelle più resistenti alla siccità) o che producano raccolti migliori o comunque con le caratteristiche desiderate.

La velocità con cui si origina una cultivar dipende dal numero di geni atipici che devono trovarsi insieme per dare una certa caratteristica. In media più questi sono e più generazioni di selezioni devono passare.

Una volta, all’interno delle cultivars, esistevano comunque alcune differenze, non c’erano “linee pure”, e si trovava sempre qualche pianta dalle caratteristiche leggermente diverse, in meglio ed in peggio. Era da queste piante “ribelli” che, se selezionate, poteva derivare, od iniziare a derivare, una nuova cultivar.

Poi siamo diventati ricchi ed abbiamo cominciato a preferire l’acquisto dei semi piuttosto che l’autoproduzione. Qualcuno che vendeva i semi è diventato ancora più ricco e ci ha raccontato che erano buoni solo i suoi semi. Così abbiamo perso tante cultivars antiche, secolari, o, anche se nuove, comunque non in vendita.

Qualcosa, in giro per il mondo e a casa nostra, si è salvato e l’A.R.CO.P.A., tramite i propri soci, coltiva queste rarità e ne autoproduce semi. I semi prodotti dai soci confluiscono in una banca semi centrale e vengono poi diffusi gratuitamente agli altri soci che li richiedono dalla “Lista delle Disponibilità”.

Grazie all’idea del socio Eduardo Lo Giudice e all’impegno suo e di numerosi altri soci e collaboratori dal 2008 ha iniziato la sua attività Orto Antico.

Orto Antico ospita centinaia di piante alimentari insolite, ne autoproduce i semi in purezza per la conservazione, ricerca sempre nuove piante alimentari da preservare e diffondere, fa attività didattica e divulgativa ed è aperto alla ricerca scientifica. Particolare è il rapporto con il pubblico di Orto Antico. Qui la gente può venire a vedere, a imparare, a lavorare e a mangiare. Tutto questo secondo un calendario periodico che prevede corsi didattici, visite guidate, attività agricola guidata, giornate di assaggi dei prodotti, dimostrazioni culinarie utilizzando le piante alimentari di Orto Antico, e molte altre attività.

 

 

Orto Antico è visitabile tutti i giorni, domenica compresa.

Per info e contatti: cell.3317865712                        

e-mail: ortoantico@gmail.com

www.arcopa.it

 

Orto Antico

Via Podesti 9 Chiaravalle 

presso l'azienda bio "la casa sull'albero"

                                                                                         
_0153.jpg

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post